IRENE BALIA E ROBERTO FANARI
SUMMER ON A SOLITARY BEACH | MAY 13 - AUG 2 | 2021

La mostra sarà visitabile dal 13 maggio al 2 agosto, ogni martedì, giovedì e venerdì dalle 18 alle 20, o su appuntamento. Nel rispetto delle disposizioni anti COVID-19, e per evitare assembramenti, l’ingresso sarà consentito ad un massimo di 6 persone per volta, ed è perciò fortemente consigliata la prenotazione a info@galleriamacca.com
SUMMER ON A SOLITARY BEACH
Il titolo evocativo della straordinaria canzone di Battiato ha il compito di trasportarci oltre il contingente, verso un tempo altro dove la memoria agisce da filtro: silenzio, musica, sciabordio delle onde, cielo terso, luce, nuvole bloccate dall'assenza di vento. Questi luoghi mitici del ricordo, irreali ma vissuti, ci appartengono ma non esistono.
Irene Balia e Roberto Fanari collocano qui il loro racconto; lei pittrice tra le più talentuose della neofigurazione, capace di condurre narrazioni introspettive che profumano di Metafisica e Realismo Magico; lui, laureato in scultura, vivifica quest'arte con figure che interpretano lucidamente le ansie di inizio secolo esorcizzate da una sottile ironia. Ne risulta una mostra capace di aprirsi a differenti livelli di lettura, uno di questi, probabilmente il più segreto, riguarda i due artisti legati da una lunga relazione: è sempre molto interessante osservare il lavoro di coppie di artisti che condividono la vita ma non la ricerca, si creano imprevedibili punti di contatto, apparentemente così lievi da poter essere trascurati, eppure talmente profondi da non potersi comunicare.
BIO
Irene Balia (Iglesias, 1985; vive e lavora a Milano), diplomata all’Accademia di Sassari nel 2009. Nel 2013 inaugura la sua prima personale, Hortus Conclusus, a Milano al Circoloquadro. Nello stesso anno è finalista al premio CO.CO.CO. Contemporary Contest Como, al Premio Michetti, e l’anno successivo al Premio Lissone. Nel 2017 realizza un murale presso la Cittadella degli Archivi di Milano. Nel 2019 partecipa alla collettiva “Un’altra primavera” presso il Castello di Oldofredi a cura di Casa Testori. Nel 2020 partecipa al Programma di Residenze Internazionali della Fondazione MACC di Calasetta, espone al Museo Nivola in occasione della collettiva “Back_Up |Giovane Arte in Sardegna”, e alla Galleria Macca a Cagliari. Ha fatto parte del progetto di Enzo Cannaviello “Nuova Pittura Italiana”. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, sia nazionali che internazionali. Nei suoi lavori ricrea un ambiente domestico, uno spazio di intimità statico e calmo, la sensazione di un attimo dilatato. I quadri si trasformano in fotogrammi, frammenti di una sfera personale che si allontanano dalla dimensione del presente diventando irraggiungibili. Tutto è ricomposto tramite geometrie e ricami. Non esiste una prospettiva spaziale ma solo una dimensione emotiva, un’atmosfera onirica e simbolica.
Roberto Fanari (Cagliari, 1984; vive e lavora a Milano), diplomato all'Accademia di Sassari nel 2009, ha esposto in vari spazi istituzionali e gallerie tra le quali: il Museo MAN di Nuoro, Il Museo Nivola di Orani, Il Palazzo della Regione di Cagliari, Studio d'Arte Cannaviello a Milano, galleria M&K di Linz, Esentai gallery di Almati. Nel 2013 è finalista al Premio Michetti. Nel 2014 espone a Roma nella Casa dell'Architettura per il premio Talent Prize di cui è finalista. Nel 2016 partecipa a “Ecce Homo - Da Marino Marini a Mimmo Paladino. La scultura di figura nell'arte italiana dal secondo dopoguerra ad oggi” mostra curata da Flavio Arensi negli spazi della mole di Ancona, e nel 2017 realizza un progetto a quattro mani con il fotografo Pietro Masturzo nel foyer del Teatro Elfo Puccini di Milano. Nel 2018 espone presso La Fondazione Arnaldo Pomodoro con l'installazione, che da il titolo alla mostra, “Galerie des glaces” per il progetto, ideato e curato da Flavio Arensi, “Le Stanze di Proust”. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, tra le quali si menziona il Museo MEA di Asuni.
SUMMER ON A SOLITARY BEACH
Franco Battiato's evocative title of his extraordinary song has the task of transporting us beyond the contingent, towards another time, where memory acts as a filter: silence, music, the lapping of the waves, clear sky, light, clouds blocked by the absence of wind. These mythical places of a memory, unreal yet lived, belong to us, but do not exist.
Irene Balia and Roberto Fanari place their story here; she is one of the most talented painter of the neofiguration movement, capable of conducting introspective narratives that smell of Metaphysics and Magical Realism; he, a BFA in sculpture, revitalises this art with figures who clearly interpret the anxieties of the beginning of the century, exorcised by a subtle irony. The result is an exhibition capable of opening up to different levels of interpretation, one of these, probably the most secret, concerns the two artists connected by a long relationship: it is always very interesting to observe the work of artists' couples who share a life together but not their research, unpredictable connections are created, apparently so mild that they can be neglected, yet so deep that they cannot be shared.
For this reason, the double solo exhibition must be observed as a "four-handed sonata", where painting and sculpture create site-specific dialogues within the always welcoming spaces of Galleria Macca, once again ready to embrace very contemporary national and international languages.
[Efisio Carbone]
BIO
Irene Balia (Italy, 1985; lives and works in Milan). Graduated at the Academy of Fine Arts of Sassari in 2009, in 2013 her first solo-show at Circoloquadro in Milan, selected for the CO.CO.CO. Contemporary Contest Como Prize (Michetti Award), and the Lissone Prize in 2014. In 2017 she produced a site-specific mural at the Cittadella degli Archivi in Milan. In 2019 the group show ar Castello di Oldofredi, curated by Casa Testori. In 2020 her artistic residency at Fondazione MACC in Calasetta, a group show at Museo Nivola (Back_Up | Giovane Arte in Sardegna) in Orani, and at Galleria Macca in Cagliari, Sardinia. She was part of Enzo Cannaviello’s project “New Italian Painting”. Her work is part of public and private collections, both national and international. In her works she recreates a domestic environment, a calm and static space of intimacy and the feeling of an expanded moment. The paintings are transformed into frames, pieces of a personal sphere which distance themselves from the time dimension, becoming unattainable. Everything is rebuilt through geometry and embroidery. There is no spatial perspective but only an emotional dimension, a dreamlike and symbolic feel.
Roberto Fanari (Italy, 1984; lives and works in Milan). graduated at the Academy of Fine Arts of Sassari in 2009, his work has been exhibited in several Institutions and galleries, both national and international, among which Museo MAN (Nuoro), Museo Nivola (Orani), Palazzo della Regione (Cagliari), Studio d'Arte Cannaviello (Milan), M&K Gallery (Linz), Esentai Gallery (Almati). In 2013 he is selected for the Michetti Award, and in 2014 for the Talent Prize with a show at Casa dell'Architettura in Rome. In 2016 his work is exhibited in “Ecce Homo - Da Marino Marini a Mimmo Paladino. La scultura di figura nell'arte italiana dal secondo dopoguerra ad oggi”, curated by Flavio Arensi, at the Mole in Ancona, and in 2017, together with the photographer Pietro Masturzo, he produced a site-specific work for the foyer of Teatro Elfo Puccini in Milan. In 2018 at Fondazione Arnaldo Pomodoro with the installation “Galerie des glaces” for the project “Le Stanze di Proust”, curated by Flavio Arensi. His work is part of public and private collections, both national and international.